4. La Vittoria
Come fu a Stalingrado, sarà il piccolo uomo del “mondo libero”, l’abitante di Roma, Parigi, Londra, Sidney, Belgrado, Mosca, New York o Los Angeles, positivo, logico, più attento ai propri valori etici, alla propria morale che alla religione, forse sprovvisto di senso metafisico ma dotato di una profonda connessione con le più alte sfere spirituali, senza sete di fantasy ma sinceramente mosso dalla propria umanità, quello che Zaratustra avrebbe considerato un “uomo-apparente”, una caricatura rispetto al superuomo, sarà questi, figlio del sig. Rossi, ad annientare la grande armata che, attraverso la riorganizzazione neo feudale della società, la pedofilia e il trans-umanesimo vuole creare l’”uomo nuovo”, l’”uomo dio”, il “super-uomo”, signore degli elementi, padrone del mondo e delle stelle.
Un uomo comune, piccolo che diventa Uomo perché apre il proprio Cuore e, guardando dritto davanti a Sé, ha il coraggio di dire “IO”, “IO”, “IO. Un “IO” che ricorda alle forze cosmiche che lui esiste e che chiama quelle a proprio soccorso, perché consapevole del potere dell’essere umano che ha il coraggio di essere umano, ovvero la solidarietà, l’ascolto, la compassione e la propria Umanità. Allontaniamo dal nostro cuore la paura, apriamolo alla Luce e all’Amore, rendiamoci conto che non esiste un alto e un basso, un dentro ed un fuori, un sopra e un sotto, ma che tutto è uno e noi siamo scintille divine.
Stiamo vincendo contro le forze che vogliono creare il Super-uomo con la nostra Umanità, umile e piena delle frequenze dell’amore per il prossimo e per il Tutto e questo Tutto è al nostro fianco come lo fu Krisna al fianco di Arjuna, o Cristo nel cuore dei martiri.
Restiamo uniti nella Fede e nella nostra Umanità.

Nel XXI secolo, Klaus Schwab, già fondatore e presidente del World Economic Forum di Davos, nel suo libro “Come gestire la quarta rivoluzione industriale”, con prefazione di John Elkann, CEO della FMA, ex FIAT, e nipote di Gianni Agnelli, scrive:
Nel XX secolo, Hermann Rauschning rammenta di quanto gli riferì un attendente personale di Hitler, ovvero che una notte Hitler chiamò aiuto, vittima d’incubi. Lo trovò tremante, sudato, in preda al panico, con lo sguardo perso nel vuoto. Gridava:
C’è un progetto che corre attraverso la nostra storia e affonda le proprie radici in un tempo così lontano da essere stato occultato, nascosto ai più, le cui vestigia ormai sono irriconoscibili agli occhi addestrati dell’uomo medio ma lapalissiane agli occhi di chi sa, di colui che ha appreso non solo sui libri antichi ma soprattutto a colui che ha appreso dalla propria intuizione, dalla propria logica e dal proprio desiderio di mettere in discussione ogni cosa.
Avete mai pensato che la vostra vita ha uno scopo più alto del semplice vivere? del trascinarvi da un luogo ad un altro, da un incontro ad un altro, da un’esperienza ad un altra? fra patemi, dolori, paure, euforie e stati di ansia sempre più frequenti?
In natura esistono infinite forme di vita, ma sostanzialmente tutte riconducibili a due sole modalità di relazione con il mondo circostante: a sistema chiuso o a sistema aperto.
Qualcuno si ritiene spirituale perché fa parte di qualche congrega spirituale, oppure perché pratica yoga o beve tisane allo zenzero e incensa casa ed ogni altro luogo con bastoncini profumati, o perché veste in abiti esotici e dorme a terra su un futon, parla di Feng Sui e cita brani della Bhagavad Gita?