Il maschio isterico

Utilizzando la chiave di lettura che dicevamo nell’articolo sul narcisismo femminile, possiamo anche avere un bambino che invece ha raccolto delle aspettative materne di specialità, magari a latere di un padre svalutato o assente, durante la fase edipica, che potrebbe avere costruito, dentro di sé, una costellazione emotivo-cognitiva che lo porta a sentirsi un essere speciale, un principino, a cui tutto è dovuto. E se non lo dovesse ottenere? Allora sbatte i piedi, e urla, ed impreca e piange e si rotola per terra, cimentandosi in scene madri drammatiche ma anche grottesche. Poi, esaurita la scarica energetica, si cambia registro e, il nostro uomo, scrive poesie alla madre, ne decanta le doti, piange d’amore nel sentire quanto l’ama. È l’unica donna della sua vita! E infatti difficilmente possiamo trovarlo in relazioni stabili adulte.

Questo maschio isterico avrà sicuramente il diaframma contratto che gli separa, energeticamente, il bacino, con i suoi organi genitali dagli occhi che dovrebbero stare a fuoco sul mondo esterno alla famiglia di origine. Luogo questo dove egli si scontrerà spesso con l’autorità, datori di lavoro, estranei, altri da Sé che sentirà non lo apprezzano per ciò egli in realtà è: un piccolo principe. L’umiltà dovrebbe essere il suo obiettivo più che per altre personalità. E sino a quando non la troverà, ahinoi, si contorcerà come un’anima in pena.

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