Articoli

La scala della consapevolezza di Hawkins

David Hawkins è il creatore di una scala detta “scala della consapevolezza” . Secondo le sue ricerche ben l’87% delle persone si trova nel campo delle vibrazioni negative.
Ma ci sono anche buone notizie che emergono dai suoi studi:
  1. Una sola persona che irradia la vibrazione dell’ottimismo, che semplicemente vive e non giudica nessuno, non si risente con nessuno, accetta tutti come sono, senza rendersene conto estingue la negatività di 90.000 persone.
  2. Una sola persona che vive la sua vita in puro amore e rispetto per tutti gli altri esseri viventi, riconoscendo il diritto degli altri ad essere liberi, estingue la negatività di 750 mila persone.
  3. Una sola persona che vive l’energia dell’illuminazione, della felicità e della pace spegne la negatività di 10 milioni di persone.
  4. Una sola persona che vive l’energia della misericordia, unendo il mondo della dualità in un tutto, sentendo e riconoscendo la sua unità, spegne la negatività di 70 milioni di persone.

Cerchiamo quindi di essere quella persona.

Buon respiro a tutti!

Alfonso Guizzardi

“Maestro, come faccio a guarire dalla mia malattia?”

“Maestro, come faccio a guarire dalla mia malattia?”
“Non è della guarigione che ti devi occupare ora. In questo momento sei chiamato a rimanere nel tuo sintomo, nel tuo fastidio, nel tuo malessere. Non cercare vie di fuga. Resta in quello che c’è ora.
Contemplalo, dipingilo, custodiscilo nel tuo cuore, parlaci, dagli attenzione. Per tutto il tempo necessario. Non avere fretta. E’ il momento dell’ascolto profondo. Di te stesso.”
“Ma io ho paura della mia malattia.”
“Perché ci hanno insegnato a cancellare qualsiasi sintomo del nostro corpo, come la gomma che corregge nell’immediato un errore della matita. Quando invece è proprio l’errore stesso il nostro più grande maestro. Senza di esso non potremo fare esperienza e crescere, sempre di più. La malattia e l’errore sono dei grandi spiriti che giungono a noi per destarci. Sono gli ambasciatori dell’anima.”
“Maestro, ma la malattia fa male.”
“Non è la malattia a fare male. Ma il nostro tentativo di fuggire da essa. Pensa alla donna che partorisce: se riesce a danzare con il suo dolore il male si attenua, se lo respinge lo sente ancora di più. Siamo chiamati a vivere la malattia con il cuore. Non più con la mente.”
“E la guarigione arriverà?”
“Arriverà la cura. Di te stesso. E non t’importerà più guarire dalla tua malattia. Vorrai solo vivere. E dedicarti all’ascolto di ogni richiamo della tua anima. Non è questa forse la vera guarigione?”
Elena Bernabè – Scrittrice

Liberare la Pineale con il respiro

Dai quarant’anni in poi, la ghiandola Pineale comincia a calcificarsi e a ridurre la quantità di melatonina che produce. Questa sostanza è fondamentale, in quanto ormone, per la regolazione del ciclo sonno-veglia. Secondo alcuni, è proprio la ghiandola Pineale ad essere profondamente connessa al terzo occhio che permette la chiaroveggenza e la preveggenza. Di sicuro le ricerche confermano che:

  1. un’introduzione esogena stimola la produzione endogena;
  2. la melatonina è un forte anticancro e ci protegge dai campi elettromagnetici nei quali siamo immersi.

Possiamo stimolarla anche attraverso la nostra respirazione? Noi crediamo di sì. La respirazione modifica intensamente la nostra fisiologia e stimola il nervo vago, che, lo ricordiamo, è un nervo cranico, quindi direttamente connesso al cervello. Vago perché vaga in tutto il corpo.

Quindi, la nostra idea è che attraverso la respirazione possiamo stimolare e regolare l’attività della nostra ghiandola Pineale.

Se hai esperienze che ce lo confermano, scrivici.

Buon respiro a tutti!

Alfonso Guizzardi

Sei aperto o chiuso?

In natura esistono infinite forme di vita, ma sostanzialmente tutte riconducibili a due sole modalità di relazione con il mondo circostante: a sistema chiuso o a sistema aperto.

Che cosa si intende per l’una e per l’altra?

In verità è tutto molto semplice e sperimentato costantemente nella tua quotidianità.

A sistema chiuso sono quegli organismi che cercano di preservare la propria natura, forma, identità a tutti i costi: sono autopoietici, ovvero cercano di conservarsi così come sono e, di fronte agli eventi della vita, scappano oppure lottano per conservarsi così come sono.

A sistema aperto invece sono altri organismi che, là dove incontrano eventi, altri organismi, circostanze estranee cercano di integrarle in sé stessi, modificandosi e mutando addirittura di forma, di progetto, di identità per diventare altro.

Qual è la differenza sostanziale? Che i primi muoiono e si estinguono a fronte dei secondi che mutano e sopravvivono…

Un esempio tratto dalla biologia è il fortunato incontro fra le nostre cellule e i mitocondri che incrementa fino a 20 volte l’efficienza della produzione e consumo di ATP.

Ora, quando respiriamo e interagiamo con altri, che siano persone o idee…. Che succede? Ti senti un sistema chiuso che deve preservare la propria posizione oppure riesci a trovare il migliore accordo con ciò che ti circonda in questo momento? Respira e senti che accade 😉

Matrix: next level

La Matrix sta facendo un salto di qualità. Te ne sei certamente accorto. L’Architetto sta realizzando un nuovo livello di complessità del sistema in cui ci troviamo: il mondo virtuale si sta sempre più facendo avanti e avrai sicuramente notato che durante i mesi della “pandemia” c’è stata una forte impennata nell’uso di internet nella vita quotidiana con il ricorso massiccio ad acquisti attraverso portali come Amazon, oppure ad intrattenere rapporti sociali attraverso i “social” tipo Facebook, Instagram, Twitter, e ad impegnare il tempo libero attraverso giochi o film che puoi vedere da casa, senza uscirne ricorrendo a piattaforme come Netflix.

Ebbene dov’è il corpo in tutto ciò? Dove vivi in tutto questo? Dobbiamo tornare a pensare, sentire, usare il nostro corpo. E questo vale per tutto ciò che facevamo prima della “pandemia”, ma soprattutto per la nostra respirazione….. respirare è vivere… muovere il corpo è vivere…. Incontrare altri esseri umani è vivere…

Il Respiro e l’Amore

Se consideriamo che, in natura esistono 2 grandi movimenti, 2 grandi forze che muovono le Galassie, come il nostro cuore, gli oceani come i nostri polmoni, e che possiamo chiamare: forza centrifuga, verso l’esterno, e forza centripeta, verso l’interno.

Anche le qualità della nostra energia segue queste forze, queste 2 direzioni: centrifuga e centripeta.

La direzione verso l’interno, verso il nostro centro è data dal ritrarsi, dal chiudersi in se stessi ed è ben manifestata dalla PAURA!

La direzione verso l’esterno, invece, va verso il mondo, verso gli altri, verso la vita ed è ben manifestata dall’Amore!

Quando noi respiriamo ci muoviamo fra queste due direzioni ed è proprio il movimento che ci dà la vita.

Un torace chiuso, un diaframma contratto, una muscolatura rigida, magari impegnata a tenere il torace tronfio, porta con sé un incapacità ad aprirsi agli altri, all’energia che ci circonda e di cui noi stessi siamo pregni.

Quindi imparare a respirare è il più grande regalo che ci possiamo fare!!! vita il respiro!!! viva l’Amore!!!

Connessione Terra Cielo

Provate a considerare che, se siete seduti, con la schiena eretta, il movimento del diaframma va dall’alto in basso e viceversa.

Bene, che succede se quando il diaframma scende, in quanto state inalando e riempiendo i vostri polmoni, la vostra mente immagina che state spingendo sugli ischi e sulla pianta del piede, ovvero affondate un poco nella seduta e nel pavimento?

E cosa succede se state immaginando, durante l’espirazione, mentre il diaframma risale, che qualcosa vi sta tirando il vertice della testa verso il soffitto, verso il cielo?

Immaginare, ovvero usare il proprio pensiero, muove energia e l’energia va dove va il pensiero. Non è un caso che una possibile origine del verbo “immaginare” sia proprio “in me mago agere”, ossia “in me agisce un mago”.

In tal caso colui che respira diventa un ponte fra Terra e Cielo e può sentire, dentro di Sé, una profonda connessione con tutto il Creato.

Provare per credere!!!

Alfonso Guizzardi, psicologo, psicoanalista energetico vibrazionale.

Come sbloccare il RESPIRO? Ecco un semplice esercizio di BreathBalance®

Ti sei accorto che hai il respiro bloccato nel torace o nell’addome?

Fai spesso sospiri o hai la sensazione che, per quanto prendi aria, non riesci a riempire i polmoni?

Hai il “fiato corto” pur non fumando?

Ecco un semplice esercizio conoscitivo di avvicinamento al BreathBalance® che può sbloccare il maniera importante il respiro in pochi passi.

Cercate un luogo tranquillo dove possiate trascorrere qualche minuto in pace e sdraiatevi su un tappetino, parquet o materassino (importante è che non sia troppo morbido).

Fate alcuni respiri profondi e sentite come il respiro si muove attraverso il vostro ventre e il vostro torace. State semplicemente in ascolto di quello che accade ed eventualmente utilizzate le vostre mani per percepire meglio il vostro corpo.

Dove respirate con maggiore facilità? nel torace o nell’addome? durante la respirazione vi siete accorti se vi sono piccole pause a polmone pieno oppure a polmone vuoto?

Adesso fate una profonda inspirazione e trattenete, in apnea, l’aria dentro il vostro torace… gonfiatelo bene bene… e poi, trattenendo l’aria dentro, abbassate il torace e spingete fuori la vostra pancia… e poi ancora … la pancia in dentro e il torace in fuori… basculate un po’ di volte…. e appena ne sentite il bisogno lasciate andare e riprendete fiato…

Fate l’esercizio ancora una decina di volte.

Adesso respirate normalmente e sentite se è cambiato qualcosa nel vostro corpo… se qualcosa è variato nel vostro respiro… notate qualcosa?

Buon respiro a tutti…

Per informazioni e per i corsi di formazione in Facilitatori di BreathBalance® visita il sito www.breathbalance.it

 

Alfonso Guizzardi

www.alfonsoguizzardi.net